Ho trovato molto interessante un discorso di Adso a proposito delle bestie fantastiche della tradizionale medievale, che ,pur essendo bruttissime, sono comunque creazione del Signore. A proposito di ciò il ragazzo cita gli scritti di un certo Onorio Augustoduniense, un monaco clunicense di cui non ci sono rimaste molte notizie, m,a che probabilmente scrisse libri di viaggio, a metà tr ail reale ed il fantastico. Durante il Medioevo venivano raccontate leggende di bestie orribili e mostruose che vivevano nei luoghi più selvaggi ai confini del mondo. Riporto un elenco degli orridi animali, citati nel libro, che la cultura dell'epoca riteneva reali:
- Serpenti che vivono nell'oceano e che sono così grandi da divorare un cervo intero;

- La bestia cenocroca, invece, ha il corpo d'asino, le corna di stambecco, il petto e le fauci di leone, le zampe sono come quelle del cavallo ma lo zoccolo è bisolco come quello degli ungulati, la bocca arriva fino alle orecchie, al posto dei denti ha un solo osso e, la parte più inquietante, ha voce quasi umana;
- La bestia manticora aveva un volto d'uomo, un triplice ordine di denti, il corpo di leone, la coda di scorpione, gli occhi di un colore tra il celeste ed il verde, il colore del sangue e il sibilo sono come quelli del serpente. Questo mostro è attratto dalla carne umana;
- Ci sono anche mostri con otto dita per piede, con musi di lupo e pelle di pecora. Le unghie sono adunche ed emettono latrati come i cani. La loro peculiarità è che diventano anche molto vecchi e cambiano il loro colore da bianco a nero;
- Altre creature presentano gli occhi sugli omeri e due fori sul petto al posto delle narici, perchè sono senza testa;
- Infine altre bestie originarie della zona del Gange riescono a vivere solo grazie al profumo di un frutto e se si allontanano muoiono.
Molte di queste bestie venivano veramente considerate reali durante il Medioevo, per questo non sono definitie creature fantastiche, bensì leggendarie. Questi racconti nascevano spesso da incomprensioni di resoconti di spedizioni in luoghi ancora poco esplorati come l'Africa o l'Asia. Da un rinoceronte poteva nascera ad esempio la leggenda di un territorio in cui bestie con un solo corno vivevano liberamente. Quando i viaggiatori dovevano descrivere esseri che non avevano mai visto li paragonavano pezzo per pezzo ad animali conosciuti, per questo la giraffa si pensava essere un mix di cammello e leopardo. Non bisogna quindi stupirsi della moltitudine di creature della tradizione che combinano parti di diverse provenienze.
articolo alquanto interessante
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